Scoppiettante 4-4 con Osimo!
by cusmacerata @ 04/02/2013 – 18:01:27
Futsal Marche 23/05/2013
Lacrime di stelle
Tutti gli occhi erano fissi sul Cespo. Un folto pubblico assisteva alla finale play off che avrebbe designato il candidato all’ascesa verso il cielo della C1. La gara ha inviato un messaggio chiaro e inequivocabile. Il cielo osimano è stato illuminato da uno sciame di meteoriti brillanti e imprendibili come le Perseidi, le affascinanti lacrime di stelle che disegnano ammalianti figure nelle notti agostane. Era lo spettacolo dell’Osimo Five, una pioggia luminosa capace di squarciare le nubi di una giornata grigia e uggiosa.
Nell’astronomia come nel futsal, alcune lacrime sono più brillanti delle altre. Stelle luminose come Junior, il pilastro su cui poggia la manovra dei senza testa. Il brasiliano è elemento duttile e affidabile, insuperabile in difesa e incisivo in avanti, come in occasione della rete di apertura del match. Stelle pulsanti come Rossetti, giunto al termine di una splendida carriera ma ancora capace di incenerire i portieri avversari con conclusioni chirurgiche e potenti. Stelle abbaglianti come Gabbanelli, assai più delizia che croce in questo finale di stagione. Il Loco si è ormai inserito nei meccanismi di squadra e mette efficacemente al servizio del collettivo i lampi prodotti dalla sua classe. Stelle inafferrabili come Ciavattini, che si muove alla velocità della luce e incenerisce i rivali con mortiferi contropiedi. Dopo un avvio interlocutorio, il giovane osimano ha ritrovata l’ispirazione ed ha segnato con le sue galoppate il travolgente finale di stagione dei senza testa.
La Nuova Ottrano ha lottato con strenua quanto vana generosità ma è stata stordita dallo sfavillante bagliore delle stelle locali. Pur titubanti e poco fluidi, i filottranesi hanno opposto fiera resistenza per un tempo, in cui il solito, reattivo Belfiore è capitolato solo su calci da fermo (azione d’angolo e due tiri liberi). Nella ripresa è però emersa la superiorità dei padroni di casa, decisamente più in palla.
Mister Rossetti si rammarica per una prestazione un po’ inferiore alle aspettative della vigilia. Sono mancate soprattutto le stelle del reparto offensivo, spente o irretite da un monumentale Junior. Carbonari e Jimenez hanno tentato invano di scuotere una formazione frenata e tesa, incapace di penetrare nelle maglie difensive osimane. Gli ospiti rimangono così ad ammirare ancora il cielo della C1, con gli occhi arrossati e il cuore gonfio per l’occasione sfumata ma con l’orgogliosa consapevolezza di aver comunque disputato una stagione di alto livello.
La principale sfortuna dei filottranesi è aver incontrato l’entusiasmante Osimo Five di questo periodo. Mister Perugini ha organizzato in modo armonico ed efficace le sue stelle, che possono abbagliare con luce intensa o colpire con devastante velocità. Il principale rimpianto osimano consiste nel tempo per trovare la giusta quadratura del cerchio. Gli impacci iniziali hanno attardato inesorabilmente i senza testa, che non sono più riusciti a recuperare l’imprendibile Cus Macerata. L’Osimo Five guarda il cielo ed esprime il proprio desiderio di C1, nella speranza che le proprie lacrime di stelle non brucino troppo in fretta e continuino a illuminare e riscaldare il Cespo anche nelle prossime settimane .
Futsal Marche 26/04/2013
La fase REM
In alcuni momenti il sonno diviene faticoso ed emozionante mentre aumenta il ritmo respiratorio e il battito cardiaco. E’ la fase REM (Movimenti Rapidi degli Occhi) , quella in cui nascono i sogni. Movimenti rapidi degli occhi hanno caratterizzato l’ultima giornata di Osimo Five, Nuova Ottrano e Invicta, ormai prossime alle emozioni dei playoff. Le tre compagini hanno effettuato movimenti rapidi anche sul campo, in un turno che le ha viste tutte vittoriose.
L’Osimo Five ha agevolmente superato il Castrum Lauri, in un match segnato dalle celebrazioni di bomber del passato (Rossetti, giunto al passo d’addio di una gloriosa carriera) e del presente come Ciavattini, divenuto il capocannoniere del torneo.
Rossetti (Osimo Five): per divenire un simbolo non bastano le doti tecniche o il fiuto del goal ma occorre fedeltà alla causa e la capacità di essere cruciale punto di riferimento in ogni occasione. Christian Rossetti è la bandiera dell’Osimo Five, cui ha dedicato caterve di reti, entusiastica passione e infinita dedizione. Autorevole e impetuoso come Winston Churchill, Christian è protagonista sino alla fine. Il bomber osimano non assiste da spettatore ai festeggiamenti per il suo addio al futsal, ma è attivo protagonista del successo sul Castrum Lauri, aperto da un suo goal. Il vero leader sa dettare i tempi della sua uscita di scena…
Futsal Marche 19/04/2013
Jingle Bells
Le campane a festa salutano anche l’Osimo Five, che supera brillantemente lo scontro diretto di Filottrano. I senza testa, trascinati da un travolgente Ciavattini e da un insuperabile Junior, sono la formazione più in forma del torneo e rimpiangono i punti persi in un incerto avvio. L’ottima condizione generale dei ragazzi di mister Perugini fa ben sperare in vista dei prossimi playoff che comunque gli osimani sperano di non disputare.
Santini (Osimo Five): le prodezze di Ciavattini e Junior sono ormai una costante del cammino dell’Osimo Five. La gara di Filottrano esalta però un altro, inedito protagonista. La stagione di Santini è stata travagliata da alcuni contrattempi ma il portiere osimano sembra ritornato ai suoi livelli. Contro la Nuova Ottrano Santini è L’invincibile barriera che stoppa con i suoi lunghi tentacoli tentativi locali.
Futsal Marche 13/03/2013
Benzina verde
L’Osimo Five è la squadra più in forma del torneo. I 14 risultati utili consecutivi, con ben 12 vittorie, illustrano eloquentemente la strepitosa velocità di crociera assunta dal team di mister Perugini. L’alta velocità consuma però molte energie e richiede frequenti rifornimenti di carburante. Fortunatamente i senza testa sfruttano al meglio le qualità di elementi duttili, rapidi e ancora giovani come Orlandoni e Ciavattini. Questa benzina verde ha propiziato la partenza lanciata dei padroni di casa, che hanno subito stroncato la resistenza del Cerreto. Orlandoni ha siglato la prima rete mentre Ciavattini è stato un folletto imprendibile per la macchinosa difesa ospite.
Cerreto non ha resistito al forcing iniziale degli osimani, che hanno archiviato la gara nei primi minuti. Del resto, la differenza di ritmo, convinzione e determinazione tra le contendenti è apparsa evidente sin dall’inizio. I cerretani hanno accennato una generosa reazione ma hanno presto esaurito la benzina nel vano tentativo di inseguire i rapidi avversari.
L’Osimo Five ha fornito l’ennesima prova di forza, mettendo in mostra i funambolici dribbling di Gabbanelli, la vena realizzativa di Rossetti, la disarmante sicurezza di Junior e le brucianti volate di Orlandoni e Ciavattini. Mister Perugini si avvicina alla vetta e spera che le riserve di benzina permettano di continuare a questo ritmo per altri 2 mesi…
Futsal Marche 07/03/2013
Prosegue invece la vertiginosa rincorsa dell’Osimo Five. Il Jedi Perugini impugna orgoglioso una spada laser dotata della potenza di Rossetti, dell’eleganza di Junior, della velocità di Orlandoni e delle lampeggianti fiammate del devastante Ciavattini, autore di 14 reti nelle ultime 5 gare. I senza testa hanno ormai compreso i segreti della loro Forza e lanciano un prorompente rush finale per la conquista dell’Impero…
Futsal Marche 28/02/2013
Pioggia gialla
La pioggia gialla è prodotta da misteriosi composti chimici, utilizzati dai russi durante la guerra dell’Afghanistan. Quest’arma non convenzionale è progettata per stordire, indebolire e annientare rapidamente gli avversari.
Anche la sopravvivenza al Cespo dell’Imbrecciata è durata pochi minuti. I filottranesi sono stati immediatamente investiti dalle veemente incursioni dell’Osimo Five, che ha ipotecato i match con 3 reti nei primi 10 minuti. I padroni di casa utilizzano del resto due armi non convenzionali come Junior e Ciavattini, autori di 7 delle 8 marcature osimane. Il brasiliano si è confermato versatile perno della difesa e spietato stoccatore mentre l’esterno locale ha continuato a devastare con rapide volate la retroguardia avversaria.
L’Imbrecciata ha abbozzato un’orgogliosa ma inutile reazione, infrantasi sulle vertiginose combinazioni offensive locali. Il povero Martelli tira un sospiro di sollievo al pensiero che non incontrerà più gli osimani, già dilaganti all’andata. Le 20 reti siglate nel doppio confronto con l’Imbrecciata illustrano gli impacci ospiti ma costituiscono anche eloquente prova delle potenzialità dei ragazzi di mister Perugini, impegnati in un’indomita rincorsa alla capolista. Alle spalle del Cus si intravede una densa e minacciosa nuvola gialla…
Futsal Marche 22/02/2013
Il teorema del limite centrale
Le ultime tre gare della Potentina hanno mostrato un’inquietante regolarità. Contro la Nuova Lif, con il Cerreto e l’Osimo Five i giallorossi hanno accusato un netto calo nella parte centrale della gara, cioè nel periodo che va dal 20° al 40° minuto. Il limite nella parte centrale del match ha pregiudicato anche la gara contro un Osimo Five meno brillante del previsto.
I senza testa hanno mostrato sprazzi di buon futsal senza però riuscire a dare continuità a una manovra finalizzata dall’eterogeneo ma efficace tridente offensivo composto dal possente Rossetti, dal funambolico Gabbanelli e dal fulmineo Ciavattini. Le accelerazioni ospiti hanno piegato una Potentina generosa, che ha pagato le 3 reti subite in 3 minuti di follia sul finale della prima frazione.
I padroni di casa si rammaricano per l’ennesima sconfitta e per una classifica che penalizza oltremisura una formazione coraggiosa ma ingenua, spesso beffata sul filo di lana. Mister Domenichini sa che ogni sforzo sarà vano finchè non verrà a capo del teorema del limite centrale e la sua squadra riuscirà a mantenere costanza di rendimento per tutta la gara..
Futsal Marche 12/02/2013
Slalom Speciale
Andatura a scatti, tra ostacoli ravvicinati, duri scontri e repentini cambi di direzione. Il derby osimano sembrava una gara di slalom speciale. Del resto, la stracittadina costituisce sempre un appuntamento speciale per due formazioni divise da una fiera ma leale rivalità.
Il match si apriva nel segno del Campocavallo, particolarmente abile a uscire dal cancelletto di partenza. Gli avversari soffrivano i ritmi elevati e il forcing dei cavallari, a segno con un rapinoso goal del caparbio Lanari. L’Osimo Five partiva piano ma poi acquistava gradualmente campo e pareggiava allo scadere della prima frazione. Nella ripresa, i ragazzi di mister Perugini acceleravano decisamente con le progressioni di Junior, gli estrosi slalom di Gabbanelli e le brutali accelerazioni di Ciavattini. Campocavallo smarriva la fiducia e le energie; la tardiva ma caotica reazione finale non mutava l’esito di un incontro ormai compromesso.
Mister Ristè rimpiange il calo della ripesa e i numerosi errori commessi. L’occasione speciale ha confuso i cavallari, traditi dalla tensione e autori di alcuni errori insoliti per un team in genere coeso e ligio a un chiaro copione tattico. Il successo dà invece ulteriore spinta alla rincorsa di un Osimo Five autorevole e sicuro anche nei momenti più duri della prima frazione. La coppia Gabbanelli-Ciavattini garantisce estro e incisività sotto porta mentre la difesa è ben guidata da un insuperabile Junior, la cui espulsione rappresenta l’unico elemento stonato del pomeriggio. I senza testa rischiano infatti di pagare pegno ai troppi cartellini incassati nelle ultime gare; anche se attualmente nessun ostacolo sembra fermare gli slalom di un Ciavattini (e di un Osimo Five) in speciale stato di grazia…
Gabbanelli (Osimo Five): l’uomo della stracittadina è ancora una volta Ciavattini, che squassa la difesa del Campocavallo con le sue imprendibili accelerazioni. L’esterno osimano beneficia però del prezioso supporto di Gabbanelli, abile a rallentare i tempi del match e a proporsi pericolosamente in avanti. Stimolato dal confronto con la sua ex squadra, El Loco mostra doti tecniche degne di Stenmark e, come il campione svedese, incanta con esaltanti slalom, impreziositi dalla rete che spegne le velleità di rimonta dei cavallari.
Futsal Marche 07/02/2013
Il governo Ombra
A Macerata c’era palpitante attesa per il confronto tra la capolista Cus e l’Osimo Five, uno dei principali oppositori del regime maceratese. I senza testa hanno offerto un eloquente saggio delle proprie qualità nel corso di una gara avvincente e ricca di colpi di scena. Gli ospiti sono scesi in campo senza timori e hanno a lungo condotto le danze. Alcune esitazioni e la rabbiosa reazione locale avevano capovolto il parziale ma l’ottimo utilizzo del portiere di movimento ha evitato agli osimani una sconfitta beffarda e immeritata.
Il distacco resta significativo ma la bella prova fa ben sperare per il futuro. La gara ha evidenziato la caratura del Governo Ombra osimano, che annovera un affidabile ministro della Difesa (Junior), un incontenibile ministro degli Esteri (Ciavattini) e un autorevole Presidente del Consiglio (mister Perugini).
Non sarà però facile spodestare l’attuale Governo, che non vive il suo miglior momento ma ha le risorse per fronteggiare ogni difficoltà. Il Cus è apparso a volte abulico e sotto rimo ma resta capace di fiammate improvvise e folgoranti. Mister Bacosi riflette su una prestazione ricca di luci e ombre anche da parte dei suoi uomini migliori come Petetta (affidabile ma non incontenibile), Carpineti (propositivo in avanti ma colpito da alcune amnesie difensive), Maccioni (croce e delizia dei suoi). Guardando la classifica, le luci sovrastano però nettamente le ombre. Il margine è ancora cospicuo e non si prevedono imminenti crisi di governo, anche se l’opposizione osimana spera ancora in un inatteso colpo di stato.
Ciavattini (Osimo Five): rapido, resistente, imprevedibile, rapace; a volte sembra assente ma si manifesta puntualmente nei momenti che contano. Il ritratto dell’Uomo ombra ben si addice a Ciavattini. A Macerata l’esterno osimano segue (come un’ombra) il pericoloso Petetta ed è pronto a sbucare dal nulla (come un’ombra) per siglare la tripletta che alimenta le speranze osimane.
Macerata 05/02/2013
by http://www.cusmacerata.it/index.php
Weekend senza acuti |
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Fine settimana senza vittorie per le formazioni “grandi”del Cus Macerata, Un evento fortunatamente
raro. Un punto che tiene lontani i senzatesta mentre la Nuova Ottrano si porta a -5. |
by cusmacerata @ 04/02/2013 – 18:01:27
CUS MACERATA – OSIMO FIVE 4-4
Cus Macerata e Osimo Five non tradiscono le aspettative e regalano grandi emozioni nell’attesa sfida al vertice. Finisce pari, 4-4, al termine di 60’ giocati senza esclusione di colpi.
Osimo ha l’approccio migliore alla gara, cercando di imporre ritmo e gioco. Ne scaturisce il vantaggio siglato da quello che sarà l’MVP della partita, Ciavattini, con un preciso sinistro
sul secondo palo sul quale Marè non ci può arrivare. Ma stavolta il Cus reagisce subito e con il passare dei minuti aumenta i giri del motore, senza però essere incisivo sottoporta. È,
anzi, Osimo a sfiorare il bis con un siluro di Rossetti, ma Marè disinnesca la conclusione con l’aiuto del palo.
Il crescendo maceratese continua nella ripresa e al 4’ arriva il pari. Maccioni se ne va dritto verso la porta avversaria, Orlandoni lo stende al limite dell’area e termina la sua partita
(secondo giallo). Alla battuta va Carpineti che esegue con un tiro forte e preciso sotto la traversa. Ma la festa cussina dura un giro di lancette, infatti è ancora Ciavattini a portare
avanti i suoi. Il Cus sbaglia un cambio difensivo, Rossetti si libera e calcia, Marè respinge ma il laterale osimano è il più lesto e ribadisce in rete. E dopo una decina di minuti in cui
Osimo esaurisce il bonus di falli, arriva il terzo gol ospite. Maccioni perde le piste di Marcondes che se ne va sulla sinistra e mette in mezzo. Lo stesso Maccioni, nel disperato
tentativo di recuperare su Rossetti pronto alla battuta, infila nella propria porta per un autogol tanto sfortunato quanto evitabile. La serata storta del talento appignanese prosegue con
un tiro libero sbagliato dal limite dell’area. Il Cus rischia di capitolare ancora, ma Marè è mostruoso a chiudere su Ciavattini a botta sicura. E’ la scintilla che ridà vita ai
maceratesi che riprendono campo, anche perchè Osimo va in riserva di benzina. Così arriva il 2-3 siglato da Petetta (protagonista per tutta la partita di un gran duello contro
Ciavattini). L’inerzia torna a favore del Cus che trova il pari subito dopo. Gabellieri batte una rimessa laterale direttamente verso la porta avversaria, Cittadini non è reattivo e devia
nella propria porta. 3-3. E inevitabilmente arriva il vantaggio di casa. Stavolta Maccioni è bravo a rubare palla e a trafiggere in contropiede Cittadini.
Osimo sembra colpita al cuore, mentre il Cus assapora già un’insperata vittoria per come si era messa. Ma nel recupero coach Perugini si gioca la carta Rossetti come portiere di
movimento: la diga cussina regge fino a una manciata di secondi dal triplice fischio, quando sempre lui, Ciavattini, tira fuori dal cilindro un altro sinistro meraviglioso che non lascia
scampo a Marè.
Il match termina così. Il pari va sostanzialmente bene al Cus che mantiene a 7 lunghezze Osimo che, a sua volta, viene sopravanzata dalla Nuova Ottrano, ora a -5 dalla capolista
maceratese.
MARCATORI: Ciavattini (O) 12’; Carpineti (C) 4’, Ciavattini (O) 5’, Maccioni aut. (O) 15’, Petetta (C) 18’, Cittadini aut. (C) 21’, Maccioni (C) 25’, Ciavattini (O) 32’.
CUS MACERATA: Bettucci, Reale, Scopigno, Gabellieri, Petetta, Carpineti, Maccioni, Pizzicotti, Venturini, Cicarilli, Rastelli, Marè.
OSIMO FIVE: Cittadini, Antonelli, Ciavattini, Accattoli, Ascani, Marcondes, Orlandoni, Agostinelli, Mancini, Rossetti, Junior, Santini. All.: Perugini.
Futsal Marche 31/01/2013
Uno sprint prolungato
I 100 metri piani sono la prova regina dell’atletica leggera. La disciplina viene spesso definita come una sprint prolungato, basato su uno strano mix di esplosività ed elasticità. Anche la gara clou della diciannovesima giornata si è risolta in uno sprint prolungato.
L’Osimo Five ha sfruttato la propria migliore capacità di reazione. Sia nel primo che nel secondo tempo i padroni di casa sono andati a segno nei minuti iniziali, sfruttando le verticalizzazioni di Ciavattini, il fiuto del goal di Rossetti, gli inserimenti di Sarnari e le percussioni di Junior. La Virtus Fabriano è scattata in ritardo e ha dovuto tentare una dura rimonta. Nella ripresa i cartai hanno alzato il baricentro, rendendosi pericolosi sull’asse Falcioni–Boncristiano. Ogni sforzo si è però infranto sulla munita difesa osimana, ben guidata da un reattivo Cittadini.
La Virtus rimpiange le amnesie iniziali e un atteggiamento forse troppo remissivo. Il Cespo è campo tradizionalmente ostile ai fabrianesi, usciti allo scoperto troppo tardi. I cartai pur sconfitti, hanno infatti mostrato solo a tratti le loro qualità, sintetizzate soprattutto nelle iniziative di Boncristiano e nelle eleganti veroniche dell’Alieno Flacioni. L’Osimo Five ha invece assestato il colpo di reni decisivo, anche se la vittoria ha un prezzo salato. Le squalifiche di Gabbanelli e Sarnari costituiscono un fardello pesante in vista del big match di Macerata, dove gli osimani dovranno presentarsi tirati a lucido, per misurarsi con l’Usain Bolt del torneo…
Ciavattini (Osimo Five): i palpitanti duelli con Gebrselassie hanno segnato gran parte della carriera di Bekele, fondista etiope pluricampione olimpico dei 5 e 10 mila metri. Il duello con Falcioni costituiva la chiave della gara contro la Virtus Fabriano. Nonostante si sacrifichi con umiltà e puntigliosa dedizione sull’Alieno, Ciavattini ha ancora energie per segnare un goal decisivo per il successo dei senza testa.
Futsal Marche 24/01/2013
Il paiolo del druido
Le avventure di Asterix ruotano intorno alla figura del druido Panoramix, creatore della pozione che dona forza sovrumana ai Galli. Anche le sorti dell’Osimo Five dipendono dalle scelte del druido Perugini, chiamato a trarre il massimo da un gruppo eterogeneo ma ricco di qualità.
Sinora il paiolo del druido osimano ha prodotto una pozione un po’ instabile: i senza testa hanno momenti di gioco travolgente ma anche alcune ingiustificate pause, soprattutto negli impegni casalinghi. In trasferta invece gli osimani sfoggiano maggiore convinzione e una manovra più fluida anche su campi ostici come Recanati.
L’Helvia Recina, pur priva degli esperti Vescovo e Gurini, dell’eclettico Bordoni e dell’insostituibile Bartozzetti, ha offerto una generosa resistenza. I tentativi dei coraggiosi giovani locali sono però affogati nel paiolo allestito dagli ospiti. I leopardiani hanno pagato soprattutto l’insostenibile leggerezza di un attacco privo di Bartozzetti; mister Virgini si consola con la reazione finale e con la buona prova dei giovani Morresi e Gagliardi (in rete al debutto).
L’Osimo Five supera senza patemi un’insidiosa trasferta e ritorna al secondo posto. Gli ospiti hanno una rosa ricca di valide alternative: la potenza di Rossetti, il dinamismo di Orlandoni, la duttilità di Souza, la grinta di Agostinelli e la reattività di un Cittadini determinante in alcune circostanze cruciali. La vetta non è poi così distante e nessun traguardo è precluso se il druido Perugini troverà la pozione capace di incrementare costanza e concentrazione del gruppo.
Agostinelli (Osimo Five): non sarà il massimo dello stile, ma il bardo Assouracentourix rappresenta una figura imprescindibile del villaggio gallico. Allo stesso modo, Agostinelli è un elemento fondamentale dello scacchiere tattico osimano: generoso, prestante, non fa mai mancare il suo utile contributo. Dopo gli exploit delle precedenti settimane, va a segno anche a Recanati; il bardo Agostinelli dà fiato alle trombe della rimonta osimana e lancia un preciso segnale alla capolista, in vista dell’imminente match di Macerata.
Futsal Marche 16/01/2013
Lo Spirito delle Giornate Passate
All’inseguimento dei maceratesi restano solo due antagoniste. L’Osimo Five ha confermato l’ottimo momento di forma sbancando con autorevolezza il campo del Montelupone. L’assenza di Gabbanelli è stata ben assorbita dai senza testa, guidati da un dirompente Ciavattini, da un Junior in netta crescita e da una retroguardia sempre più solida.
Perde invece terreno l’Osimo Five, fermato al Cespo da un Grottaccia in crescita. Il mezzo passo falso complica notevolmente i piani di mister Perugini, ora staccato di 10 punti dalla vetta. Nell’occasione, sono riemersi antichi fantasmi, che hanno funestato le esibizioni casalinghe dei senza testa. L’autorevole ed equilibrata formazione ammirata prima della sosta è scomparsa: gli osimani sembrano ancora svagati, soprattutto in difesa, messa a ferro e fuoco dalla debordante fisicità di Diop. L’unica nota lieta è costituita dalla conferma del carattere del team e dal pieno recupero del prezioso Agostinelli, sempre presente nei momenti più difficili.
Gli equilibrati e imprevedibili incontri del diciottesimo turno potrebbero risultare cruciali nell’economia del torneo, che rischia di dover porre una pietra tombale sulla lotta al vertice. Il Cus guarda tutti dall’alto, ma potrebbe volare ad altezze siderali e scavare un vantaggio incolmabile sulle inseguitrici, impegnate su due campi difficili. La capolista dovrebbe regolare senza problemi una Nuova Lif in crescita, ma che non sembra attrezzata per violare il fortino di via Valerio. Al contrario, si addensano fosche nubi su Nuova Ottrano e Osimo Five, attese da due piccoli derby, da disputare su campi all’aperto. I filottranesi si recano nella tana di un Grottaccia in salute, che ha recuperato tutti gli effettivi. Il pirotecnico scontro tra due attacchi prolifici e tra i celebrati Diop e Focante sarà paradossalmente (ma non troppo) deciso dalla tenuta delle difese. L’Osimo Five va a Recanati, sul campo di un’Helvia Recina rinvigorita dai recenti successi. Anche in questo caso si preannuncia un confronto vibrante e imprevedibile tra formazioni ricche di qualità ma ancora discontinue. Risulterà essenziale l’approccio alla gara: non sarà facile rimontare due compagini capaci di sfruttare con maestria gli spazi disponibili. Da gustare i confronti tra i giovani, grintosi Ciavattini e Bartozzetti e tra due elementi genio e sregolatezza come Gabbanelli e Bordoni.
Futsal Marche 20/12/2012
Un’eloquente sestina
In tema di profezie non si può non citare Nostradamus, uno dei più noti chiaroveggenti di ogni tempo. Le sue celebri centurie erano scritti articolati e complessi, raccolti in oscure quartine e sestine. L’Osimo Five ha invece deciso di rispondere con chiarezza ai dubbi relativi al suo sinora alterno rendimento. I senza testa erano di scena sull’insidioso terreno del Castrum lauri. Il freddo pungente, il caloroso pubblico locale e un avversario determinato non hanno intimorito gli osimani, scesi in campo con piglio e autorevolezza da grande squadra.
La squillante sestina finale rappresenta un forte segnale inviato a tutti gli avversari. A Loro Piceno si è ammirato un Osimo Five attento e armonico, che ha colpito con le sue più celebrate individualità. Castrum lauri è stato ammutolito dall’autorevole prova di forza degli ospiti. Il pessimo avvio ha pregiudicato la gara dei loresi, costretti a dover improvvisare un copione poco gradito. Le manovre locali si sono inesorabilmente infrante sull’attenta retroguardia osimana mentre la difesa ha sofferto le rapide incursioni del versatile Junior, del funambolico Gabbanelli e dello scattante Ciavattini.
Mister Vita spera si tratti soltanto dell’isolato incidente di percorso di una formazione apparsa un po’ balbettante e confusa. Sull’altra sponda, gli ospiti esultano soddisfatti. La sestina composta da Nostradamus Perugini rappresenta un eloquente messaggio per la capolista e gli osservatori, cui l’Osimo Five rammenta che la fine del torneo non è ancora stata scritta...
Junior (Osimo Five): un soggetto versatile e incisivo, talvolta in ombra e a tratti enigmatico. Il profilo della Sibilla ben si addice a Junior, atteso protagonista della stagione dell’Osimo Five. Il brasiliano rappresenta uno dei cardini della manovra di mister Perugini, ma a volte mostra inspiegabili amnesie. La vicinanza ai monti della Sibilla ne esalta le doti: Junior rappresenta un enigma insolubile per la difesa del Castrum Lauri, annichilito con tre reti e alcune giocate di pregevole fattura.
Futsal Marche 13/12/2012
L’inafferrabile cerva
Una delle fatiche di Ercole consisteva nella cattura dell’inafferrabile cerva di Cerinea, che devastava numerosi terreni con le sue zampe rapide e agili. L’identikit sembra corrispondere alla descrizione della Nuova Ottrano, salita ad Oisimo in vesti inedite. I filottranesi, privi degli affilati artigli dei bomber Focante e Giuliodori, avevano schierato una formazione veloce e leggera. Le folate di Jimenez, Carbonari e Petrini avevano inizialmente sorpreso l’Osimo Five, incapace di afferrare un avversario dinamico e instancabile.
Nella ripresa i padroni di casa hanno però adottato la strategia di Ercole, che inseguì pazientemente la cerva finchè non cadde stremata. I senza testa hanno così alzato il ritmo, sperando che le energie ospiti scemassero. Le previsioni si sono avverate e gli osimani hanno progressivamente guadagnato campo. La caccia è stata condotta con la costanza di Marcondes e con il fiuto di Gabbanelli ma la tagliola decisiva è stata piazzata dal bomber Rossetti, autore della rete del sorpasso.
La Nuova Ottrano si rammarica per il calo finale ma può essere soddisfatta per la buona prestazione fornita, pur in formazione rimaneggiata. Recuperare uomini ed energie è però essenziale per riprendere una corsa divenuta ultimamente meno fluida. L’Osimo Five coglie invece un prezioso successo, con cui riagguanta i filottranesi. Davanti al cacciatore Perugini resta solo la sagoma del Cus, ancora lontano e inavvicinabile. Il coach sa però che le distanze non spaventano i veri segugi, dotati di gambe solide e preparati a lunghe, logoranti battute di caccia…
Futsal Marche 23/11/2012
Va’ pensiero
L’Invicta si avvicinava a un bivio decisivo con la testa affollata di numerosi, variegati pensieri. Mister Pennesi sapeva che l’ennesimo successo esterno avrebbe proiettato la matricola maceratese nell’elites del torneo. L’allettante prospettiva ha caricato gli ospiti, che hanno offerto una prova magistrale su di un terreno alquanto ostico.
L’Invicta ha basato la sua gara su una difesa impenetrabile, ben guidata da un superlativo Losco. L’Osimo Five si infrangeva a più riprese contro il muro ospite, che però accusava un leggero cedimento a inizio ripresa, quando Rossetti impattava il vantaggio precedentemente siglato da Burini. La rete del bomber osimano non spaventava i ragazzi di mister Pennesi, abili a replicare prontamente con il sigillo del cannoniere Bonfigli. Il rapido uno-due ha esaltato gli ospiti, che si sono poi arroccati in una strenua difesa per respingere i convulsi assalti osimani.
L’ennesimo passo falso interno mette a nudo alcuni problemi dell’Osimo Five. Sfortuna e imprecisione non cancellano la costante discontinuità di un team a tratti devastante, a volte evanescente. Il divario tra l’ottimo cammino esterno e il deludente rendimento casalingo è figlio di alcune specifiche caratteristiche dei senza testa. Gli osimani sfruttano al meglio gli ampi spazi che si aprono in trasferta o dopo essere andati in vantaggio, mentre soffrono le difese chiuse e arcigne. In futuro, servirà maggiore pazienza e autocontrollo per assediare e poi domare irriducibili rivali, giunti ad Osimo con intenti prettamente difensivi. Senza queste doti, la vetta comincerà ad allontanarsi irrimediabilmente dai colli osimani.
Dal Crespo si alza invece la voce forte e tonante del’Invicta, sfuggita alle catene dell’anonimato e ormai avviata verso una meta inimmaginabile alla vigilia. Le spettacolari parate di Losco, le arcigne chiusure di Capozucca, le volate di Burini, i rapaci artigli di Bonfigli e l’impegno inesausto di tutto il collettivo prolungano l’eccezionale striscia positiva esterna dei maceratesi. Ora per mister Pennesi, il pensiero va’ sull’ali dorate, diretto verso colli e vette inattese…
Futsal Marche 15/11/2012
La stanza dei passi perduti
La "Stanza dei passi perduti" è l'anticamera che consente di entrare nell'ambiente (più ampio) dove si tengono le riunioni delle Logge massoniche. I passi “perduti" sono gli ultimi che si compiono prima di entrare nella sala della riunione, da cui non si può uscire prima della fine dell’incontro.
Il Cerreto sta scoprendo quanto sia difficile entrare in un nuovo ambiente. Negli ultimi anni, mister Giordani aveva guidato la graduale crescita di un team che si muoveva con estrema agilità e sfrontatezza nei campi della serie D. La C2 è però assai diversa: gli avversari sono assai più organizzati e smaliziati e non si lasciano intimorire dai passi e dalle movenze dei cerretani, che hanno quindi perduto un po’ della propria fiducia e dei loro automatismi.
Il vantaggio firmato da Gubinelli rappresentava una costante della scorsa stagione e preludeva a un successivo, inevitabile allungo dei padroni di casa. La rete del bomber non ha però scalfito la corazza dell’Osimo Five, che ha immediatamente replicato, ribaltando il risultato con i due dioscuri del goal Gabbanelli e Ciavattini. Cerreto ha continuato a lottare con encomiabile dedizione, senza però riuscire a colmare il gap.
L’amara e forse troppo ampia sconfitta riassume al meglio i problemi del salto di categoria. Determinazione e atteggiamento propositivo non sono sufficienti per mettere all’angolo compagini attrezzate e smaliziate, capaci di punire ogni minima ingenuità. L’infortunio di Trottini (auguri di pronta guarigione!) è l’ennesima tegola caduta sulla sfortunata matricola cerretana. La vivacità della squadra conforta mister Giordani, che resta fiducioso sull’utilità del tragitto effettuato. I faticosi passi sinora compiuti non sono perduti, ma rappresentano l’inizio del cammino verso la salvezza.
Il successo di Cerreto gratifica l’Osimo Five, che sembra aver acquisito continuità e cinismo da grande squadra. La nota più lieta del match consiste nel risveglio di tutte le principali bocche da fuoco osimane, tutte in goal contemporaneamente. La fantasia, del Loco Gabbanelli, le volate di Ciavattini, le stoccate di Rossetti e gli inserimenti di Souza conferiscono enorme pericolosità alla manovra dei senza testa. Ora la vetta precocemente perduta dista solo soltanto 4 passi…
Futsal Marche 09/11/2012
L’esplosione della Santa Barbara
Il cammino dell’Osimo Five è sinora stato un po’ discontinuo. I senza testa hanno allestito una squadra ricca di elementi letali, dotati di esplosive capacità offensive. Per alcune giornate le munizioni sono però rimaste nella stiva, con le polveri bagnate. L’ampio arsenale osimano è però deflagrato nelle ultime due gare. Le 20 reti in due incontri testimoniano eloquentemente il fragoroso scoppio della Santabarbara osimana. Sabato scorso l’Osimo Five ha impiegato un po’ di tempo per prendere la mira, ma è poi esploso con assordanti botti. L’intelligenza di Marcondes e la grinta di Agostinelli hanno aperto la coriacea difesa della Lif. Lo svantaggio ha poi costretto gli ospiti a lasciare incustoditi alcuni spazi dove hanno imperversato i solisti osimani.
Il punteggio finale (8-0) punisce troppo severamente una Lif a lungo in partita, crollata di schianto solo dopo aver subito lo 0-3. La dura sconfitta incide soprattutto sul morale. Il Cespo non era certo il campo propizio per raccogliere punti salvezza; mister Romani si preoccupa però per la fragilità mentale del team, depresso dai risultati negativi e dalla propria inconsistenza offensiva.
Mister Perugini si gode invece i pirotecnici fuochi d’artificio della sua Santabarbara, arricchita nell’occasione dalle luminarie del rientrante Ciavattini (autore di una tripletta nel finale di gara). Il recupero del giovane cannoniere aumenterebbe ulteriormente la potenza di fuco della Santabarbara osimana, micidiale in campo aperto ma un po’ impacciata in spazi angusti e chiusi.
Futsal Marche 02/11/2012
La castagnata
Non è facile nutrirsi nel bosco. Una delle migliori fonti di sostentamento è il castagno, detto talvolta “albero del pane” per le molteplici qualità dei suoi frutti, nutrienti e gustosi. L’Osimo Five era in cerca di un cibo calorico, capace di rinvigorire un organismo possente ma ancora debilitato dallo striminzito parteggio interno col Potentina. Mister Perugini era conscio delle potenzialità dei suoi ragazzi, ma la squadra sembrava ancora immatura e produceva soltanto ricci spinosi e difficili da mangiare.
La risposta attesa è venuta a Filottrano, dove i senza testa hanno finalmente messo a frutto le loro qualità. E’ così andata in scena un’allegra castagnata all’insegna dei goal, piovuti copiosi e caldi come caldarroste. Dopo qualche difficoltà iniziale gli ospiti hanno scavato uno scoppiettante break, propiziato dal recuperato Rossetti (uno che, vista la potenza del suo tiro, di castagne se ne intende…). L’Imbrecciata ha provato a reagire a inizio ripresa, ma ogni tentativo è stato vanificato dalle ficcanti incursioni di un Osimo Five ritornato incisivo e spietato sottoporta.
La dura sconfitta evidenzia crudelmente i limiti attuali dei padroni di casa, che hanno radicalmente mutato assetto in pochi mesi. Il nuovo volto è certificato da numeri eloquenti. L’attacco, trascinato dal capocannoniere Bulgarini, segna con grande regolarità ma la formazione sconta i limiti di una retroguardia in costante affanno.
La fragile difesa filottranese è stata facilmente perforata dall’estroso Gabbanelli, dal dinamico Orlandoni e dal potente Rossetti. Mister Perugini assapora con soddisfazione le calde, fragranti caldarroste e spera di mantenere sempre acceso il fuoco offensivo. Alternare digiuno e abbondanti scorpacciate può alla lunga creare noiosi problemi di stomaco…
Rossetti (Osimo Five): sia il mondo dei bomber che quello dei funghi sono popolati da elementi alquanto differenti. Spesso si celebrano alcune specie ammalianti o di moda, graziose ma poco nutrienti. Per un pasto sicuro e affidabile è meglio ricorrere a evergreen di provata affidabilità, come i funghi Porcini. Allo stesso modo, Rossetti festeggia il suo recupero con la tripletta che stende l’Imbrecciata. Tra i mille ingredienti utilizzati per preparare il raffinato risotto dell’Osimo Five, non si può rinunciare al saporito e nutriente apporto di Rossetti.
Futsal Marche 25/10/2012
Luci della città
Osimo si è trasformata per un giorno nella Ville Lumiere del torneo. Una fervida attesa, un pubblico folto e la forte rivalità illuminavano l’attesa stracittadina. L’equilibrio è durato soltanto un tempo, in cui la feroce pressione del Campocavallo ha imbavagliato l’Osimo Five. Un clamoroso errore sotto porta ha rappresentato il canto del cigno dei ragazzi di mister Ristè, subito colpiti dal micidiale uno-due griffato Ciavattini e Souza.
A questo punto, la gara era ormai segnata. Il Campocavallo era infatti chiamato ad abbandonare la propria natura per dedicarsi a un impetuoso arrembaggio. Ciò non rientra nelle corde dei cavallari, maestri nel presidio del proprio territorio ma assai più insicuri nella metà campo altrui. L’Osimo Five ha agevolmente contenuto i rischi per poi lanciarsi pericolosamente negli spazi aperti dai rivali. L’ottimo Pesaresi ha più volte fermato le incursioni avversarie senza però riuscire a impedire il graduale aumento del passivo.
Campocavallo incassa una sconfitta che fa male, ma non lo ridimensiona. L’essere andato per la prima volta in svantaggio ha fatto emergere alcuni limiti della compagine osimana, poco efficace in avanti, specie quando deve attaccare una difesa schierata e ben munita.
Le luci della città brillano vivide per festeggiare l’Osimo Five, protagonista di una prova autorevole e convincente. I senza testa hanno sfruttato sapientemente le qualità di una rosa ampia e tecnicamente dotata, che ha atteso con pazienza il momento opportuno per sferrare un micidiale affondo. L’Osimo Five è una costruzione ancora in corsa ma già luminosa e affascinante: gli abbaglianti ma ancora intermittenti lampi dei gioielli Ciavattini e Gabbaneli sono stati abilmente supportati dal bagliore nitido e costante degli affidabili e instancabili Souza, Sarnari e Agostinelli. E così, dopo aver conquistato Osimo, ora mister Perugini vuole provare ad illuminare con i propri riflettori anche l’intero torneo.
Sarnari (Osimo Five): l’Osimo Five è una corazzata ricca di eleganti stilisti. Nelle occasioni più importanti emerge però il valore di elementi dotati di temperamento e disciplina tattica. Contro Campocavallo, brilla la luce di Sarnari, attento in difesa e propositivo in avanti. Con una rete, numerose chiusure e un costante lavoro di umile raccordo tra difesa e attacco, il centrale osimano è il Fuoco che orienta la manovra osimana e scalda il cuore di mister Perugini
Futsal Marche 25/10/2012
E le stelle stanno a guardare
Il titolo del romanzo di Cronin, una delle più celebri storie di minatori, illustra bene il senso della gara del Cespo. Una grande attesa circondava l’Osimo Five, reduce dallo squillante successo nel derby. I senza testa non sono però riusciti a perforare la barriera eretta da un’ottima Potentina. Gli osimani hanno messo in campo la solita, nutrita e qualificata equipe, ma stavolta sono mancate trivelle e picconi efficaci. L’assenza di Ciavattini non assolve un attacco spuntato e sprecone. Rossetti, ancora a mezzo servizio, non poteva fare miracoli ma era lecito attendersi molto di più dai suoi compagni.
Grandi meriti vanno anche a una sempre più sorprendente Potentina. Dopo avere rotto il ghiaccio il team di mister Domenichini ha acquistato consapevolezza delle proprie qualità e la convinzione di poter ben figurare su ogni campo. I giallorossi hanno proposto una gara di attento (ma non passivo) contenimento, che ha esaltato la carica agonistica, la prestanza e le qualità del portiere e della retroguardia. Il punto raccolto al Cespo rappresenta un’enorme iniezione di fiducia per una matricola ormai pienamente calata nella nuova categoria.
Il pareggio a reti bianche rappresenta invece un campanello d’allarme per l’Osimo Five. Mister Perugini deve soprattutto confrontarsi con le difficoltà di un attacco poco fluido e convincente. La manovra è a tratti farraginosa e discontinua, e risente dell’assenza di uno spietato finalizzatore. Il campionato è appena agli inizi ma è necessario correggere quanto prima alcune imperfezioni: se le proprie stelle resteranno ancora a guardare, gli osimani rischiano di dover guardare da lontano il cielo stellato dell’alta classifica...
Futsal Marche 11/10/2012
Appetite for destruction (1987)
Brama di distruzione. Lo spirito con cui l’Osimo Five affrontava lo scontro diretto con il Cus è anche il titolo del primo grande successo dei Guns N’Roses. Un LP celebre per la varietà e qualità dei pezzi in esso contenuti. Anche l’Osimo Five ha presentato un disco magistrale, in cui i numerosi elementi di valore sono stati assemblati efficacemente da mister Perugini, autore di un LP da collezione. I locali hanno imposto sin dalle prime battute un ritmo insostenibile, andando in vantaggio e proseguendo poi in una progressiva opera di sfiancamento del rivale. Solo gli interventi di un provvidenziale Bettucci hanno mantenuto in partita un Cus sottotono, che si limitava a brevi e sporadiche sortite in avanti.
Gli universitari hanno così fallito la loro prima prova di alto livello. Ad Osimo sono riaffiorati limiti che si credevano superati: i giovani hanno smarrito lucidità e mostrato un preoccupante deficit di personalità; gli elementi più esperti hanno offerto sprazzi del loro valore senza però riuscire a dare continuità alla propria azione. Mister Bacosi si consola pregustando il ritorno nell’amato fortino di casa e pensando che ora resta soltanto un viaggio nello stregato terreno del Cespo.
I locali esultano invece per una vittoria meritata, giunta al termine di una prova convincente. L’Osimo Five ha impressionato per la qualità e quantità delle alternative disponibili. Mister Perugini ha costruito un mosaico ricco di numerose tessere di valore: la solidità di Sarnari e Agostinelli, il dinamismo di Orlandoni e Ciavattini, la duttilità di Junior e Marcondes, l’estro di Gabbanelli. I senza testa inviano così un autorevole messaggio alle rivali e riaffermano esplicitamente le proprie ambizioni. Ora l’Osimo Five deve proseguire senza tentennamenti sulla retta via. All’orizzonte si profila la stracittadina, in cui i cugini del Campocavallo dovranno arginare la brama di distruzione del complesso di mister Perugini.
Marcondes (Osimo Five): l’Osimo Five offre un’ottima esibizione in un appuntamento prestigioso. Mister Perugini guida con saggezza un’orchestra ricca di musicisti di talento. L’elemento chiave del team svolge però il compito più oscuro e talvolta misconosciuto. Marcondes si conferma provetto Tastierista, capace di dettare magistralmente i tempi del gioco, mantenere alto il ritmo, aiutare i compagni e lanciarsi in felici assolo. Grazie a lui e Junior, Osimo si muove sulle note ammalianti e ipnotiche dei balli latinoamericani.
Futsal Marche 05/10/2012
Situazione ben diversa in casa dei cugini dell’Osimo Five. L’altra torre osimana si caratterizza per la magnificenza dell’organico e l’altezza degli obiettivi. La torre di Campocavallo è solida, rocciosa e compatta, in puro stile romanico; quella di mister Perugini è invece barocca, dorata e maestosa, ridondante di decori e affreschi. Di fronte a tanta abbondanza, a volte capita di perdersi e smarrire la retta via, come avvenuto nella prima giornata. I senza testa si sono prontamente riscattati espugnando il terreno del Grottaccia grazie alla prova maiuscola del loro acquisto più atteso, El Loco Gabbanelli. La torre osimana è comunque illuminata da fiaccole brillanti quali quella di Junior Souza, assoluto protagonista contro l’Helvia Recina, a segno anche con la Virtus. La gara di Fabriano mostra però come l’Osimo Five accusi alcuni momenti di inspiegabile black out. Il buon avvio osimano non è infatti privo di zone d’ombra, in primis la difficoltà ad entrare in partita. I senza testa sono sempre andati in svantaggio in ogni gara disputata, e hanno così dovuto impegnarsi in logoranti rincorse. E’ inoltre necessario lucidare pezzi dell’argenteria di famiglia ancora poco splendenti come Marcondes, Cola e soprattutto il golden boy Ciavattini, ancora non all’altezza delle aspettative. Mister Pergini spera che i suoi ragazzi non si limitino ad accecanti ma precari lampi, ma riescano ad offrire una luce costante per tutta la gara.
Gli osimani hanno comunque sostenuto un calendario impegnativo, che li ha opposti nell’ultimo turno alla Virtus Fabriano, in una riedizione dell’ultima semifinale playoff. I cartai hanno immediatamente assorbito il passo falso di Gagliole, mostrando una brillantezza progressivamente crescente. La Virtus può essere assimilata a una torre pendente, che talvolta sembra inclinarsi pericolosamente ma resiste a ogni scossa e assalto. Il gioco dei fabrianesi è del resto basato sulle invenzioni di alcune eccellenti individualità, che arricchiscono la buona manovra collettiva. Antonelli e l’Alieno Falcioni hanno offerto abbaglianti sprazzi delle loro doti, Stroppa e Spilli hanno confermato la loro costante affidabilità, ma è sinora risultato determinante Boncristiano. La doppietta nel derby e il sigillo contro l’Osimo Five certificano la maturità di un ragazzo che raramente stecca le partite importanti. La Virtus prosegue così il suo cammino, senza grandi squilli ma con poche pause. Come l’anno scorso la stringata differenza reti fa il paio con la pingue classifica: questo binomio è il simbolo di una torre non ammaliante, ma solida e resistente nel tempo. Una torre che, come dice la celebre canzone, pende, pende ma mai viene giù…
Futsal Marche 21/09/2012
Visita a sorpresa
Le visite più rischiose sono quelle a sorpresa. In alcuni casi riempiono di felicità e soddisfazione, più frequentemente creano smarrimento e inquietudine. Di solito, quando la tavola è imbandita e tutto è pronto per la cena, arriva l’ospite inatteso, che si mangia i viveri e rovina la serata.
Il debutto stagionale doveva essere una festa per l’Osimo Five che mostrava al suo pubblico le nuove, smaglianti vesti. Non aveva però fatto i conti con un Montelupone rinnovato, nell’organico ma soprattutto nello spirito. Il sigillo iniziale di Riccobelli non era un incidente di percorso ma il presagio di una gara molto più complicata del previsto. I lupi mostravano un’organizzazione di gioco e una personalità sorprendenti solo per chi si basasse solo sulle vicissitudini dello scorso torneo, ignorando le qualità di una rosa ricca di elementi di valore.
Forse paralizzato dalla sorpresa o troppo fiducioso nelle sue qualità, l’Osimo Five balbettava a lungo una manovra scolastica e ripetitiva, come un anfitrione capace di proferire solamente stereotipate e vuote frasi di circostanza. Solo a risultato ormai compromesso i senza testa sono riusciti ad abbozzare una reazione, sfiorando addirittura la clamorosa rimonta. Il travolgente finale amplifica i rimpianti per la prolungata latitanza precedente. La sconfitta potrebbe comunque rivelarsi salutare se servirà da monito al team. Nonostante l’ottimo mercato e l’alta qualità del complesso, l’Osimo Five non può smarrire la determinazione e la ferrea coesione dello scorso torneo. In particolare, i sontuosi acquisti estivi dovranno quindi calarsi con umiltà in un torneo rovente, che non perdona supponenza e cali di tensione.
Grande euforia in casa del Montelupone, rivitalizzato in poche settimane dalla cura Giosuè. Il nuovo mister ha dato fiducia, nuove trame di gioco e qualità al team, che ha saputo assorbire al meglio anche l’assenza di Canuti. Il successo aiuta a dissolvere gli incubi del precedente torneo: l’armata rassegnata e priva di mordente della prima parte del 2012 non c’è più. I lupi vogliono tornare a mordere e, dopo aver violato uno dei terreni più difficili del campionato, promettono di compiere devastanti visite in altri terreni...
Futsal Marche 13/09/2012
La presentazione del girone B
Leggendo i manifesti, si nota come la taglia più alta sia quella pendente sull’Osimo Five. I senza testa hanno effettuato un mercato di grande spessore, che li ha incoronati pericolo pubblico numero 1. Mister Perugini può così vestire i panni del celebre Will Bild Hitchkok, autorevole sceriffo, infallibile pistolero e abile giocatore di carte. La società ha abilmente colmato le lacune esistenti, aggiungendo quantità e qualità ad un organico che aveva ben figurato nella passata stagione.
Il coach può utilizzare molte, valide carte. Il dinamismo di Orlandoni e la duttilità di Junior si aggiungono all’intelligenza tattica e alla compattezza del blocco dei veterani. Capitanelli dovrebbe conferire stabilità a un ruolo in cui si erano verificati frequenti e non sempre convincenti avvicendamenti. La scommessa più intrigante riguarda però il reparto avanzato, potenziato con il “cavallo di ritorno” Ciavattini e il “cavallo pazzo” Gabbanelli. L’innesto dei due talenti osimani aumenta considerevolmente il tasso di fantasia e la pericolosità offensiva del team. Last but not least, in panca scalpitano numerosi giovani, provenienti dal fertile vivaio locale.
Molti osservatori ritengono che l’Osimo Five possieda una mano vincente, soprattutto se si considera che le carte sono in mano a un gambler abile e smaliziato come coach Perugini.
L’uomo chiave: Francesco Ciavattini, talento forgiato da una proficua esperienza in serie B.
Perché sì: una rosa senza punti deboli, guidata da un tecnico di categoria superiore.
Perché no: la gestione di un organico ampio, con elementi focosi e non sempre malleabili